Le proiezioni di crescita dell'IoT dimostrano la visione del 2020?
Il numero di connessioni IoT è stato abitualmente previsto in miliardi nei primi anni del 2020 e, finalmente, lo slancio sembra essere arrivato, con i milioni di dispositivi installati finora che costituiscono la base per miliardi di connessioni in un futuro non troppo lontano. Tuttavia, in queste previsioni c'è spazio per una certa confusione che deriva da ciò che costituisce una connessione IoT. Le organizzazioni di ricerca riportano abitualmente connessioni IoT a miliardi, ma queste risalgono al passato della connettività machine-to-machine (M2M), comprendendo tutte le forme di dispositivi e tutte le forme di connessioni.
Le definizioni sono importanti. Un Fitbit è un dispositivo connesso? Lo è il router Wi-Fi di casa? Lo è il tuo telefono cellulare? La risposta è sì, ma non si tratta necessariamente di dispositivi che dovrebbero essere considerati al centro della rivoluzione IoT e questi tipi di dispositivi non dovrebbero essere confusi con le previsioni sui volumi dei dispositivi IoT connessi al cellulare, anche se i numeri dipingono un quadro più attraente.
L'IoT cellulare, che comprende il 2G, il 3G, il 4G e presto il 5G, insieme ad altre offerte cellulari come l'NB-IoT (narrowband-IoT), sta dimostrando la sua applicabilità, flessibilità, facilità di gestione e costi interessanti e si sta facendo sempre più affidamento su di loro per supportare dispositivi e applicazioni al di fuori del mercato IoT consumer. Sì, ci sono vaschette per la lettiera del gatto connesse, ma non si tratta di un mercato IoT di massa.
È probabile che questo mercato provenga invece dai sensori industriali e, in ultima analisi, dai trilioni di dispositivi che compongono l'IoT. La società di analisi IHS Markit ha adottato un approccio che consente di capire meglio come si svilupperà il mercato rispetto alla semplice stima dei volumi dei dispositivi connessi. L'azienda ha segmentato l'IoT e stima che i dispositivi commerciali e industriali connessi dall'IoT rappresentino il 19,8% della base installata globale nel 2018. Questo segmento sembra essere un'area di grande crescita e l'azienda prevede che rappresenterà il 44,5% dei dispositivi IoT entro il 2025.
Questi dati sono supportati da una ricerca di GSMA Intelligence che prevede che il numero di connessioni Industrial IoT (IIoT) crescerà da tre miliardi a quasi 14 miliardi tra il 2017 e il 2025. Questa crescita sarà trainata dall'adozione di soluzioni per gli edifici e la produzione intelligenti.
Forse l'indicatore più forte è l'aumento previsto della spesa per l'IoT. IDC prevede che quest'anno la spesa per l'IoT raggiungerà i 745 miliardi di dollari, con un aumento del 15,4% rispetto al 2018, mentre nel 2022 supererà 1 miliardo di dollari. Si tratta davvero di un mercato di massa, in cui miliardi di dispositivi stimoleranno una spesa di trilioni di dollari, mentre nuovi modelli di business consentiranno di ottenere nuovi ricavi, nuove efficienze e nuovi profitti. Man mano che si apre la strada verso il 2022, diventa chiaro che il vero affare dell'IoT non sta nel conteggio delle connessioni ai dispositivi connessi a Internet, ma nel conteggio dei profitti generati dalla connessione di industrie esistenti e dalla creazione di industrie completamente nuove.